Sciaranuova Festival, sull’Etna la quinta edizione del “Teatro in Vigna” di Planeta
La quinta edizione di Sciaranuova Festival, la rassegna teatrale ideata e prodotta da Planeta – nel proprio “Teatro in Vigna” a Sciaranuova, sull’Etna – apre all’insegna di importanti novità.
Innanzi tutto, la nuova direzione artistica di Ottavia Casagrande, regista di formazione internazionale e scrittrice, che per i quattro spettacoli in programma ha scelto un filone preciso, un’identità coerente legata alla drammaturgia contemporanea: autori giovani, ma soprattutto tematiche attuali. Non a caso, per la prima volta il Festival ha anche un sottotitolo, “Lupus in fabula”: temi scottanti, cruciali, di quelli che, come il proverbiale lupo delle favole, interrompono la conversazione e ne divengono il centro.
E a proposito di questi temi, “In nessun altro contesto, né in TV, né sui giornali, né sul web, ne sentirete parlare così”, anticipa la Casagrande “Per scoprire punti di vista originali, nuove prospettive, altre parole. Per prendere una vacanza da retorica e luoghi comuni. Per sviluppare anabolizzati anticorpi contro i soliti buonismi o partiti presi: venite a teatro”.
La rassegna comprende un’anteprima nazionale, una prima regionale e una grande chiusura con Emma Dante.
· Si comincia venerdì 19 luglio con Pedigree, prima regionale dello spettacolo di Babilonia Teatri, di e con Enrico Castellani: è la storia di un giovane uomo e della sua famiglia con due madri; un paradigma delle difficoltà che le nuove generazioni affrontano. Un lavoro carico di umanità che è allo stesso tempo un pugno allo stomaco e una carezza, con una scrittura che scivola leggera ma si attorciglia alle budella.
· Sabato 20 luglio, Alessandro Berti porterà in scena Negri senza memoria. Il titolo, provocatorio quanto la pièce stessa, si ispira a quanto affermò anni addietro un rapper newyorkese; “Italians are niggaz with short memory”. Lo spettacolo, tra musica e poesia, racconta il rapporto tra italiani e afroamericani. Partendo dal Sud Italia, approda nell’America di inizio ’900 fino ai giorni nostri.
· Venerdì 26 luglio andrà in scena Zibaldino Africano della Compagnia Frosini Timpano, già finalista al Premio Ubu 2017 come miglior nuovo testo italiano: una lettura inedita del nostro colonialismo, una storia rimossa e negata, che dura 60 anni, inizia già nell’Ottocento, ma che nell’immaginario comune si riduce ai cinque anni dell’Impero Fascista.
· A chiudere la rassegna Gli alti e bassi di Biancaneve: favola per bambini e adulti della Compagnia Costa Sud Occidentale con la regia di Emma Dante , in programma il 27 luglio. Biancaneve vede alzarsi ed abbassarsi il mondo intorno a lei circondato da creature buone e cattive che l’aiutano a diventare grande. In questo suo mondo c’è l’alto che si fa basso e il basso che si fa alto. C’è uno specchio che riflette tutto, sogni e paure, azioni malvagie e fughe verso la libertà. E conduce il pubblico alla scoperta dei veri valori della vita.
“Dimenticate la crisi endemica del teatro italiano, io non l’ho mai visto così vivo, estroso e turbolento, come in quest’ultimo anno in cui ho girato la penisola a caccia delle scritture più interessanti da portare ai piedi dell’Etna”, scrive Ottavia Casagrande nelle sue note di direzione: “In questi anni il mondo, l’Italia e la società sono profondamente cambiati e al momento non c’è altro luogo, mezzo, linguaggio che sappia raccontare meglio questi cambiamenti. Anni di confusione, conformismi e estremismi che il teatro ha saputo annusare e rielaborare con estro, originalità e qualche pugno nello stomaco. Senza salire in cattedra. Senza prendersi troppo sul serio. Per questo abbiamo scelto solo testi contemporanei e originali, tutti scritti espressamente per la scena – o meglio sulla scena – e cuciti addosso agli attori, se non scritti dagli attori stessi, che forse sarebbe più corretto chiamare performers. Selezionare solo drammaturgia contemporanea non è stata una scelta a priori: si è imposta naturalmente, emergendo con fosforescente evidenza, mano a mano che frequentavo festival, prime o sale off off off”.
“Sciaranuova Festival sta nel solco delle iniziative di Cultura per il Territorio che ormai da anni Planeta produce”, sottolinea Francesca Planeta: “In ciascuno dei cinque territori nei quali operiamo – Menfi, Vittoria, Noto, l’Etna, Capo Milazzo – cerchiamo di promuovere iniziative che vadano nella direzione della bellezza, della cultura, della salvaguardia del territorio. La ricerca della qualità va di pari passo con quella della bellezza.”