The World of Fine Wine riconferma le 3 stelle al Duomo di Ciccio Sultano
La rivista britannica The World of Fine Wine ha riconfermato anche quest’anno le Three-Star Award al Duomo di Ciccio Sultano.
Il trimestrale raccoglie attorno a sé un ricco pubblico di appassionati di vino e collezionisti e annualmente in base a dei rigidi criteri assegna i suoi punteggi alle wine list di ristoranti, hotel, wine bar, resort e strutture ricettive di tutto il mondo.
Le 3 stelle rappresentano il massimo riconoscimento per una carta dei vini che deve avere tra le sue caratteristiche una straordinaria selezione con una percentuale molto elevata di produttori leader, grandi e piccoli, vecchi e nuovi, affermati ed emergenti, un ottimo mix di annate in termini di età, maturità, qualità e stile, un’organizzazione e una presentazione eccezionali, una chiara evidenza di originalità, personalità e passione.
La cantina del Duomo, come ci raccontava l’head sommelier Antonio Currò in questa intervista, è un esempio lampante di un progetto a lungo termine che punta alla massima qualità e che negli anni è riuscita a scalare, grazie alla lungimiranza dello chef bistellato Ciccio Sultano, le vette delle migliori carte dei vini del mondo.
The World of Fine Wine descrive con queste parole il Ristorante Duomo:
The bond between Ciccio and Gabriella is so unified to be almost invisible. Like boiling water or an ironed napkin, they are seamless. Their approach to the ingredients is understated, examining each one to bring out its unique qualities. They are able to observe things and people; be instinctive and attentive; decisive but never act in haste; with a sustainable outlook and clear perspective. The story is that of Sicilian cuisine; characterized by myriad influences, conscious of its roots and yet free to transcend them, safeguarding tradition and upholding experimentation. Sicily: island of islands, a continent in and of itself, at home in Ragusa Ibla.
Per i britannici la Sicilia è a casa a Ragusa Ibla, una casa in cui la cucina dello chef Ciccio Sultano racconta una storia “caratterizzata da una miriade di influenze, consapevole delle sue radici e tuttavia libera di trascenderle, salvaguardando la tradizione e sostenendo la sperimentazione”, una casa in cui l’eccellenza enogastronomica incontra perfettamente l’accoglienza “istintiva e attenta” di Gabriella Cicero che guida sapientemente lo staff di sala con quella abilità innata di osservare cose e persone attraverso una prospettiva chiara e decisa.